I Bambini della Casa della Felicità
I Bambini che sono presenti nella Casa di Baan Unrak hanno le storie più diverse che li accompagnano. Ma tutti hanno qualcosa in comune: la realtà dove vivono. E la realtà di Sangklaburi è una realtà dove i bambini sono le ultime persone che hanno dei diritti. In questa situazione di indigenza e povertà spesso i bambini sono utilizzati come merce di scambio, violentati psicologicamente e fisicamente, uccisi o tragicamente abbandonati alla loro sorte. Questi bambini provengono dalla comunità locale e dalle comunità delle montagne. A questi si aggiungono i bambini profughi di tribù in fuga dal territorio Birmano e dal regime militare. I bambini che non ci sono: In particolare i bambini profughi Birmani vivono una realtà tragica, non essendo riconosciuti legalmente né dallo stato Thailandese, per il quale non esistono giuridicamente, non riconoscendone lo status di cittadini Tailandesi; né fisicamente non accettando nemmeno il concetto che siano presenti profughi Birmani sul proprio territorio. E nemmeno per lo stato Birmano, per il quale non esistono per le stesse ragioni visto che queste "persone fantasma" risiedono per giunta sul territorio Thailandese. E' in questo contesto di estremo disagio che la Casa della Felicità cerca di dare accoglienza alla maggiore quantità ammissibile di questi bambini, assicurandone, per quanto possibile, una dignitosa condizione fisica, mentale e spirituale. Si cerca di ridonare a ogni bambino la fiducia in se stesso, nelle proprie individuali capacità e potenzialità. |